Marmo

Ripristino, realizzazione e posa in opera di marmi.

Una delle pietre più pregiate e maggiormente impiegate in edilizia è sicuramente il marmo. Le venature, la delicatezza delle colorazioni e la sua particolare lucentezza, lo rendono uno dei materiali più scelti per il rivestimento di qualsiasi tipologia di superficie.
Il marmo è particolarmente conosciuto per le sue caratteristiche estetiche e meccaniche. La durezza la resistenza, fanno del marmo una tra le pietre più pregiate e, per questo motivo, sempre scelto tra le pietre presenti in commercio.

Il marmo nell'arredamento

Il marmo viene utilizzato sopratutto per pavimenti, scale, tavoli e per piani da cucina e da bagno. In linea di massima gli utilizzi del marmo sono per la produzione di:

  • pavimenti
  • schienali di cucine
  • piani di lavoro di cucine
  • piani per il bagno
  • rivestimenti di pareti
  • zoccoli
  • tavoli

Caratteristiche del marmo

Le sue caratteristiche fisiche lo rendono molto adatto in certi ambienti domestici, mentre altre ne delineano gli svantaggi e ne sconsigliano altri utilizzi. Ecco alcune delle principali caratteristiche del marmo:

  • dura nel tempo
  • resiste alle abrasioni
  • resiste agli urti
  • è lucente e gradevole esteticamente
  • è poroso
  • non è impermeabile

I tipi di marmo nell'arredamento

A seconda del colore, della provenienza e dell’aspetto, il marmo viene classificato in diverse tipologie. Ecco le principali, presenti sul mercato e impiegate nell’ arredamento e nell’ edilizia:

  • Marmo arabescato
  • Marmo botticino
  • Marmo di Candoglia
  • Marmo di Chiampo
  • Marmo di Carrara
  • Marmo occhialino
  • Marmo di Vezza
  • Marmo serpentino
  • Marmo di Trani
  • Perlato Royal Coreno
  • Perlato di Sicilia o Custonaci
  • Rosso Levanto
  • Portoro

Estrazione e lavorazione del marmo

Il marmo viene estratto dalle cave e poi lavorato in lastre, che hanno uno spessore che varia tra un centimetro, misura minima per consentire ulteriori lavorazioni come tagli e flessioni, e 30 centimetri; oltre questa misura il marmo viene chiamato “massello”. Data la sua porosità e la tendenza ad assorbire sostanze oleose, viene solitamente trattato per risultare resistente a queste aggressioni.Un tipo di prodotto particolare è il cosiddetto “marmo lastronato”: si tratta di un composito formato da un’anima di materiale “povero” che viene rivestita con sottili lamine di marmo pregiato; questa lavorazione ha permesso, anche in passato, di ottenere rivestimenti e oggetti pregiati con un notevole risparmio economico.

La posa in opera del marmo

Vi sono poche regole da seguire circa la posa del marmo, ma devono essere rispettate diligentemente. La superficie sulla quale andremo a posare il marmo dovrà essere omogenea, assolutamente asciutta, compatta, senza alcun residuo di cere, polvere o tutto ciò che può impedire la perfetta aderenza delle mattonelle in marmo. Anni fa la posa avveniva tramite un insieme di calce, cemento e acqua, mentre al giorno d’oggi il tutto avviene tramite una posa a colla che possa proteggere il reale splendore e valore di questo materiale. La colla è posta tramite uno strumento dentato, spalmando il prodotto sia sulla superficie  sia sulla lastra in marmo.
In seguito alla posa  potremo proseguire:

  • Con la levigatura, che rende la superficie perfettamente liscia tramite l’uso di abrasivi.
  • Con la lucidatura, la quale tende ad esaltare e ravvivare le diverse qualità del marmo. Il più delle volte si effettua la tradizionale lucidatura a piombo che si basa sulla reazione chimica tra il carbonato di calcio, che si trova nel marmo, l’acido ossalico e il calore che si viene a creare dallo strofinamento della piccola lastra in piombo, riuscendo a creare nella parte superiore del marmo l’ossalato di calcio.

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